Allergie rare ma pericolose
Si è assaliti da prurito dopo aver mangiato arachidi? Si prova nausea ogni volta che si assaggiano i crostacei? Sono questi i sintomi che ogni anno fanno credere a migliaia di persone di essere affette da un allergia alimentare. In realtà le vere allergie di questo tipo colpiscono solamente 1 0 2 adulti su 100 e 8 bambini su 100. Spesso si confonde allergia alimentare e intolleranza alimentare. La prima al contrario della seconda, può essere mortale. E’ fuor di dubbio che sia meglio conoscere la differenza.
Questi termini descrivono, in realtà, due affezioni nettamente distinte, confonderle può comportare vari problemi, dall’inutile rinuncia a un alimento, a reazioni che possono costare la vita. La scarsa conoscenza dell’allergia alimentare provoca troppo spesso reazioni eccessive. certi bambini non si sviluppano normalmente perché le mamme hanno decretato che soffrivano di allergie e hanno quindi eliminato certi tipi di alimenti, molte volte gli alimenti in questione, come il latte, la frutta e i cereali sono fondamentali per la crescita.
Al contrario, certe persone non sono informate a sufficienza sull’importanza da attribuire a un’allergia alimentare: se ne infischiano degli avvertimenti pensando che l’essere allergici indichi soltanto una leggera sensibilità. Certi, invece, muoiono per aver ingerito una quantità pari a un quinto, o addirittura un millesimo di un cucchiaino da caffè dell’alimento incriminato.
Cos’è una vera allergia?
In caso di reazione allergica , l’organismo ricorre al sistema immunitario per lottare contro un alimento che individua come sostanza estranea e pericolosa. Vengono liberati degli anticorpi per fermare l’invasione. Gli agenti chimici sprigionati possono provocare reazioni cutanee, disturbi respiratori e difficoltà di digestione. le intolleranze alimentari, dal canto loro sono molto più frequenti delle allergie, anche se i sintomi delle due affezioni spesso sono simili. In caso di intolleranza alimentare, l’organismo non sollecita il sistema immunitario per combattere contro l’alimento, ma semplicemente non riesce a digerirlo. La quantità che si può consumare è generalmente minima e varia da un soggetto all’altro.
Come reagisce l’organismo?
In caso di allergia, è raro che l’organismo reagisca la prima volta che entra in contatto con l’alimento. Tuttavia è sufficiente consumarlo solo una volta perche l’organismo classifichi l’alimento come sostanza estranea e sia pronto ad attaccare al prossimo contatto. La seconda volta che entra in contatto con l’allergene, il corpo può avere reazioni diverse: rigonfiamento delle labbra, crampi allo stomaco, vomito e diarrea, reazioni cutanee, respirazione sibilante o difficoltà respiratorie, emicranie, accumulo di liquido dietro il timpano.
Come affrontare un’emergenza?
Nei casi più gravi, una reazione allergica può provocare uno shock anafilattico. Senza cure immediate, la respirazione diventa molto difficoltosa, la pressione arteriosa precipita, la bocca e la gola si gonfiano e la vittima percepisce un pericolo imminente, l’anafilassi può essere mortale. Una simile reazione sopraggiunge entro i 15 minuti successivi al contatto con l’allergene. I sintomi possono durare parecchie ore: più rapido è il trattamento dell’anafilassi, maggiori sono le probabilità di sopravvivenza.
Chiunque presenti sintomi da anafilassi deve essere immediatamente trasportato al pronto soccorso, anche se i sintomi sembrano scomparire senza trattamento.Per curare l’anafilassi è necessaria un’iniezione di epinefrina, versione sintetica dell’ormone naturale adrenalina. Se si è già manifestata una reazione allergica acuta è consigliabile portare con se una dose di epinefrina. In caso di necessita il medico può scrivere una ricetta.
Si soffre di un’allergia alimentare?
Se si pensa di essere affetti da un’allergia alimentare, è bene tenere un diario dei pasti dove elencare tutto ciò che si beve o si mangia per due settimane. Si devono annotare tutti i sintomi che compaiono e quanto tempo ci impiegano a svilupparsi. Anche se si ritiene di avere individuato un alimento al quale si è allergici, è meglio sapere che soltanto un allergologo o un immunologo è in grado di stabilire l’allergia da cui si è affetti. In ogni caso, se non si consuma un alimento perchè si ritiene di essere allergici, si rischia di privarsi inutilmente e di generare carenze nutrizionali.
Quali precauzioni occorre adottare?
Se si è stabilito di essere affetti da un’allergia alimentare, non bisogna assolutamente consumare l’allergene: è indispensabile che i soggetti allergici, o le persone incaricate di preparare i loro pasti, adottino le seguenti precauzioni:
- leggere con attenzione le etichette per individuare qualsiasi fonte eventuale di allergeni
- quando si mangia al ristorante, chiedere l’elenco degli ingredienti di tutti i piatti
- avvertire la scuola che il figlio è allergico
- informare i figli, i loro amici e chi li circonda, sul tipo e sulla gravità dell’allergia
- tenere l’epinefrina a portata di mano: bisogna assolutamente sapere come somministrarla
Sottoporre con regolarità i figli a nuove analisi perché a volte le allergie scompaiono con l’età. In alcuni casi gli alimenti allergeni possono essere reintrodotti nel regime alimentare.
Quali sono gli alimenti più spesso responsabili di allergie?
Soltanto alcune categorie di alimenti sono all’origine della maggior parte delle allergie, si tratta di uova, arachidi, latte, pesce, soia e grano. Recenti studi dimostrano che certi adulti, a volte, soffrono di allergie indissociabili. Ad esempio, certi soggetti allergici a frutti come gli avocado o le banane possono esserlo anche al lattice utilizzato nella fabbricazione di indumenti, di guanti chirurgici e di certi strumenti medici. Se si è allergici a questi frutti e si deve subire un intervento chirurgico, è bene avvertire il medico che si è a rischio di contrarre un’allergia da lattice.
Ceri soggetti reagiscono anche a diversi conservanti e additivi che rientrano nella composizione di alimenti. L’aspartame, il glutammato di sodio, la tartrazina e i solfiti in certi individui provocano effetti nocivi. Queste reazioni non sono necessariamente allergiche: alcuni organismi semplicemente non tollerano determinate sostanze. Le reazioni a questi alimenti e prodotti variano da un soggetto a un altro. E’ bene imparare ad ascoltare quello che dice il corpo: saper riconoscere un’allergia alimentare è, talvolta, questione di vita o di morte.