
Cattiva digestione dei grassi , stitichezza, sonnolenza dopo i pasti e colorito spento della pelle potrebbero essere segnali di cattivo funzionamento del sistema depurativo del nostro organismo. Il nostro corpo è una macchina biologica che per funzionare ha bisogno di carburante, consuma energie e produce scorie che devono essere rimosse.
Ogni organo, fino alla singola cellula che lo costituisce, è dotato fisiologicamente di un proprio sistema di pulizia in grado di produrre e accumulare sostanze di rifiuto che, in ultimo, vengono eliminate principalmente con urine e feci. La depurazione dell’organismo avviene in due fasi: la prima attraverso l’attivazione di organismi specifici a svolgere questa funzione, polmoni, fegato, intestino, reni e pelle; la seconda con un meccanismo di drenaggio che prevede l’eliminazione dei prodotti elaborati tramite il sistema linfatico e la diuresi.
Il coinvolgimento a 360° di tutto il nostro corpo spiega perchè una corretta depurazione e un efficiente drenaggio favoriscano lo stato di benessere dell’organismo, il miglioramento della bellezza della pelle, l’attenuazione o l’eliminazione di gonfiori e dolori addominali e il recupero delle energie e dell’umore.
Mantenere l’organismo libero da tossine accumulate e favorire la loro eliminazione , insieme ai liquidi in eccesso, è fondamentale per lo stato di salute e per garantire al nostro corpo una piacevole sensazione di benessere e leggerezza . Per non sovvracaricare il corretto funzionamento della nostra macchina biologica la prima regola fondamentale è seguire una sana e corretta alimentazione associata ad una attivita fisica adeguata e costante che facilita l’eliminazione delle scorie.
Un ulteriore ausilio lo possiamo ottenere anche dalle molteplici soluzioni che la natura ci offre mettendo a disposizione un pool di piante officinali dalle proprietà depurative , diuretiche e drenanti utili al recupero e al raggiungimento del benessere.
La depurazione
Il fegato è unaghiandola preziosa per l’organismo ed è coinvolta in funzioni essenziali per il nostro benessere: elimina le tossine prodotte dal corpo, produce e accumula le proteine,immagazzina lo zucchero, metabolizza i grassi e secerne la bile, solo per citarne alcune delle sue attività.Squilibri alimentari, abuso di sostanze tossiche, malattie virali e metaboliche possono danneggiare il nostro fegato, , finendo con il compromettere il buon funzionamento di tutto l’organismo.
La digestione lenta e laboriosa spesso accompagnata da gonfiore e sonnolenza , è un disturbo che può comparire in seguito ad affaticamento del fegato, tra i rimedi fitoterapici ve ne sono molti che grazie ai principi attivi che contengono sono utili per riequilibrare la funzionalità del fegato. Tra le piante in grado di stimolare la produzione e la secrezione della bile, fondamentale per efficace digestione e assorbimento dei grassi , vi sono il carciofo e il cardo mariano.
La capacità del carciofo di aumentare le secrezioni biliari è attribuita alla cinarina e gli estratti di questa pianta hanno dimostrato di stimolare la proliferazione delle cellule epatiche. Il carciofo è anche in grado di migliorare la capacità digestiva del succo duodenale e la funzionalità dell’intero tratto gastroenterico; ha inoltre proprietà diuretiche e ipocolesterolemizzanti.
Il frutto di cardo mariano contiene un insieme di componenti attivi, comunemente chiamato silimarina, in grado di migliorare la funzione fisiologica del fegato. La similarina protegge il fegato, ad esempio, dal tetracloruro di carbonio e limita la perossidazione lipidica, responsabile della formazione dei radicali liberi; stabilizza le membrane e stimola la sintesi proteica.
Il cardo mariano è privo di tossicità e l’unico effetto colaterale riscontrato è rappresentato da rari disturbi gastrointestinali. Tra i rimedi vegetali ad azione epatoprotettrice si possono ricordare anche i frutti della pianta rampicante cinese schizandra: i suoi semi sono in grado di proteggere il fegato nei confronti di varie sostanze chimiche e farmaci, come il paracetamolo, tiacetamide, e etinilestradiolo. In Cina questa pianta è impegata da secoli nel trattamento di epatiti dovute a differenti agenti eziologici.
A causa degli effetti della schizandra sull’attività degli enzimi epatici e gastrici, è possibile che questo fitoterapico interferisca con il metabolismo di altri farmaci.Non sono noti significativi effetti collaterali, ma per cautela è sconsigliato assumere la schizandra da aprte di donne in gravidanza e allattamento , e da chi è soggetto a problemi renali. Tra le droghe vegetali sono utilizzate anche la curcuma, il boldo, cicoria, tarassaco, bardana, betulla.