A quasi tutte le donne in menopausa vengono prescritti integratori di minerali e vitamine per ridurre il pericolo di fratture legato all’osteoporosi ma secondo uno studio questi integratori possono provocare un infarto, cosa proteggiamo il cuore o le ossa?
Le pillole possono causare un restringimento dei vasi, meglio usare cautela…
La questione è complessa il risultato dello studio pubblicato su Heart sull’uso dei supplementi di calcio conferma dati precedenti che però suggerivano un rischio inferiore a quello ora evidenziato da questo lavoro. Non è il calcio assunto con l’alimentazione che preoccupa, dato che viene assorbito lentamente, in modo modulare e naturale, ma quello sotto forma di supplementi.
La pillola alza di colpo i livelli di calcio nel sangue per alcune ore dopo l’assunzione e si ipotizza che questo possa accelerare il processo di eterogenesi dei vasi sanguigni, ossia il loro invecchiamento e indurimento. E di conseguenza l’eventualità d’infarto. I benefici degli integratori vanno sempre pesati rispetto ai potenziali rischi.
Prima di prendere una pillola, quindi le donne andrebbe o incoraggiate a modificare le loro abitudini alimentari e a fare più esercizio fisico, che riduce il rischio di fratture e poi non bisogna dimenticare che non in tutte le donne in menopausa c’è il rischio di frattura delle ossa.
Se la dieta quotidiana non è adeguata bisogna intervenire
Pochi giorni fa un’altra importante rivista scientifica ha pubblicato un articolo le cui conclusioni sono che calcio e vitamina D in chi ha più di 60 anni si associano a una ridotta mortalità. Del resto è ampiamente documentato che i supplementi di calcio riducono l’incidenza dei tumori al colon e alla mammella. Inoltre secondo le linee guida internazionali le donne in menopausa con la osteoporosi, e quindi elevato rischio di fratture, devono associare ai farmaci antiosteoporosi adeguati supplementi di calcio e vitamina D, per potenziare gli effetti positivi sulla massa ossea.
Certo, se una paziente segue una dieta adeguata e ha sufficienti livelli di vitamina D, i supplementi farmacologici non sono necessari ,ma purtroppo si tratta di una minoranza di donne. teniamo conto che il calcio si trova soprattutto in formaggi e latte, il timore è quello di alzare il colesterolo. Il mio consiglio è quello di valutare caso per caso l’introito alimentare di calcio se è sotto 600-800 mg al giorno è opportuno ricorrere ai supplementi.