
E’ la medicina più antica del mondo , e al tempo stesso, la più diffusa dopo quella occidentale. Attualmente 1/5 della popolazione mondiale si cura con i rimedi ayurvedici. In India, è riconosciuta ufficialmente dal Servizio Sanitario Nazionale e viene inseganta in 120 istituti superiori e in 46 università. Per ottenere il titolo di medico ayurvedico ci vogliono 7 anni di studio.
Lo scopo della medicina ayurvedica non è solo quello di eliminare i sintomi delle malattie, ma mantenere la vita umana al più alto livello, sia fisico che spirituale. per un medico ayurvedico fare un trattamento significa equilibrare l’organismo attraverso le piante, l’alimentazione, il massaggio e la meditazione.
I chakra
La medicina sostiene che energie delle polarità negativa e positiva interagiscono incontrandosi in alcuni punti del corpo umano, o centri energetici detti chakra. Si tratta di punti energetici distribuiti lungo la colonna vertebrale, in corrispondenza dei principali sistemi e apparati. In questi punti secondo la tradizione ayurvedica sono concentrati le energie vitali dell’uomo. Ogni chakra è correlato ad un suono, un colore, ad un elemento e alla relativa forma di questo elemento. Grazie agli esercizi di yoga e soprattutto attraverso i massaggi, si possono liberare i chakra dai blocchi energetici riuscendo a ottenere , in questo modo un maggiore benessere fisico e spirituale.
I tre umori
Secondo la medicina a. l’intero universo è pervaso da cinque grandi elementi fondamentali: terra, acqua, fuoco, aria, etere. Dalla combinazione di questi nascono i tre dosha corporei dell’uomo: vata, pitta, kapha.
Il concetto di salute
La salute, secondo la medicinaa, esiste quando si raggiungono cinque obiettivi:
- il fuoco della digestione è equilibrato
- i tre umori del corpo sono bilanciati
- le pre produzioni di scorie sono in quantità normali
- i sensi svolgono bene i loro compiti
- corpo, spirito e coscienza funzionano in modo aermonioso.
Solo in tal modo l’uomo può entrare in armonia con le forze dell’universo.
La rigenerazione
Numerose malattie sono causate da un accumulo di veleno nell’organismo, per liberarsene si ricorre a quello che i medici indiani chiamano le cinque emilinazioni: clistere, purga, vomito provocato, clistere all’olio, introduzioni di alcuni liquidi nel naso. La medicina indiana non si propone di portare il malatto alla guarigione , il suo obiettivo è quello di mantenere le sue condizioni vitali nonostante il passare degli anni.
I rimedi
Il medico ayurvedico dispone di 8.000 formule tra le quali scegliere il rimedio adatto al suo paziente. La maggior parte di queste sono a base di erbe, ma, diversamente dalla fitoterapia occidentale, non si tratta di una miscela di poche erbe. I rimedi ayurvedici sono composti da decine di erbe che vengono lavorate in modo da estrarne solo alcuni principi attivi. Questi vengono po lavorati con altri estratti da altre piante che hanno proprietà opposte o complementari. Lo scopo è quello di esaltare l’effetto equilibratore su tutto l’organismo, non solo su una delle sue parti e di evitare qulasiasi possibile effetto collaterale.
Massaggio ayurvedico
Una delle pratiche più difuse della medicina ayurvedica è il massaggio che viene proposto in forme diverse a seconda della parte in cui viene praticato. Nel massaggio ayurvedico il paziente viene toccato dalla punta dei piedi fino alla radice dei capelli affinchè tutti i 108 punti segreti vengano stimolati. Il massaggiatore usa le mani, i gomiti, le avambracci e i piedi con cui esercita pressioni più o meno intense, usando il peso del suo corpo o tenendosi a corde che pendono dal soffitto. Gli oli impegati più frequentemente sono quelli di sesamo, senape e oliva. Quelli di cocco, di mandorla dolce, do legno di sandalo e di noce hanno un uso un pò limitato. Dopo il massaggio viene fatta un bagnocon acqua, poi un tamponamento con un tela asciutta e quindi il paziente viene cosparso di farina di ceci, polverizzata fine.
Le gemme e l’ayurveda
Secondo l’Ayurveda i cristalli come tutto ciò che esiste in natura contengono, variamente combinati i cinque elementi ( terra, acqua, fuoco, aria, etere) e quindi possono essere utilizzati per riequilibrare i Triodosha che governano tutte le funzioni del corpo, la mente e la coscienza. Naturalmente l’Ayurveda avverte che solo le gemme naturali, scelte accuratamente dal medico ayurvedico dopo aver esaminato il paziente sia dal punto fisico sia da quello mentale e comportamentale, possono essere utilizzate in terapia.
Alla certezza dell’origine naturale si deve aggiungere un indipensabile metodo di conservazione e purificazione delle pietre utilizzate a scopi terapeutici: l’argilla è il luogo migliore in cui le gemme possono riposare, mentre l’acqua fresca salata restituisce loro lapurezza energetica. Le gemme, hanno virtù e proprietà che le distinguono l’una dall’altra e le rendono uniche e insostituibili.