Come si diventa accorti consumatori di caffeina?
La caffeina crea una dipendenza forte, come la cocaina, “oh, oh” si dirà adesso. “Ecco che la polizia della salute ritirerà l’ultimo piacere: il caffè del mattino!” Non bisogna preoccuparsi se si è in buona salute non c’è bisogno di rinunciare alla caffeina che al contrario della cocaina, non è veramente pericolosa. Il consumo eccessivo di caffè può tuttavia rendere nervosi, ansiosi, causare mal di testa e di stomaco, disturbare il sonno. Spesso è molto faticoso privarsi della caffeina quando la dipendenza si è ormai instaurata.
Dov’è il limite?
Capita quasi a tutti di assumere caffeina sotto una forma o un’altra, la maggior parte degli amanti del caffè beve circa tre tazze e mezzo al giorno. Il caffè dei distributori automatici contiene circa 103 mg di caffeina. Si consiglia spesso di non consumare più di 250/450 mg di caffeina al giorno, la quantità varia secondo il peso, l’età e lo stato di salute in generale del soggetto.
L’abuso
Troppa caffeina può provocare disturbi del ritmo cardiaco o aumento della pressione arteriosa soprattutto nelle persone non abituate. Può anche influenzare debolmente i valori del colesterolo, ma come sappiamo ad ogni aumento di LDL è compensato da un aumento equivalente del colesterolo HDL
Il consumo di più di due tazze di caffè al giorno può provocare una perdita di calcio aumentando così i rischi di osteoporosi e di frattura dell’anca. Gli amanti del caffè soprattutto le donne dovrebbero bere almeno un bicchiere di latte al giorno per controbilanciare l’effetto di questa bevanda sulle ossa. La caffeina impedisce anche l’assorbimento del ferro sotto certe forme, specialmente quello contenuto negli integratori vitaminici. In caso di anemia è assolutamente sconsigliato assumere gli integratori di ferro con il caffè.
In gravidanza e in previsione di una prossima gravidanza si consiglia di evitare la caffeina. Un consumo eccessivo può, infatti aumentare i rischi di aborto spontaneo o di sottopeso del bambino alla nascita e anche nuocere alla fecondità.
Caffeina e farmaci
La caffeina può intensificare gli effetti di alcuni stimolanti, ormoni e farmaci per il raffreddore. Associata a certi antidepressivi, può aumentare notevolmente la pressione del sangue : meglio accertarsi che il proprio medico o farmacista conosca bene la quantità di caffeina consumata.
Caffè e sintomi di disassuefazione
Per i grandi bevitori di caffè sarà particolarmente difficile smettere e persino ridurne il consumo. La comparsa di sintomi simili a quelli influenzali, insonnia, nervosismo e atroci mal di testa ne sono spesso le conseguenze. I sintomi di disassuefazione si manifestano di solito entro entro 18-24 ore, ma anche prima. In realtà il benessere che procura la tazza di caffè del mattino forse è solo un sollievo apportato ai primi sintomi di disassuefazione. Una volta presa la decisione di ridurre il consumo di caffeina, è bene farlo gradualmente.