
Allattare a seno il proprio bambino è la scelta migliore che la mamma possa fare. grazie ad una campagna promossa dall’OMS per incrementare l’allattamento al seno, la percentuale di mamme che allattano esclusivamente al seno al momento della dimissione dall’ospedale è passata dal 70% nel 1995 al 76, 8% nel 2000. Il latte materno, facilmente digeribile e ben tollerato a livello intestinale, è l’ideale per l’accrescimento del lattante e rappresenta l’alimento principale del bambino fino a sei mesi di vita: è infatti in grado di fornire da solo i nutrienti e le calorie necessarie per una crescita ottimale.
Esistono però alcune controindicazioni all’allattamento al seno: presenza di malattie infettive nella mamma come tubercolosi, pertosse, epatite virale, alcolismo, tossicodipendenza, malattie reumatiche autoimmunitarie. Anche l’uso costante di alcuni farmaci rappresenta una controindicazioneall’allattamento al seno, molti farmaci infatti passano nel latte, anche se raramente il quantitativo escreto supera l’1-2% delle dosi somministrate alla madre.
Allattamento con latte formulato
Latti artificiali o latti formulati sono oggi costituiti in modo da essere il più possibile simili a quello materno, e dal punto di vista nutrizionale, possono essere considerati completi. Quella di dare al bebè il latte artificiale è comunque una scelta valida, sebbene gli specialisti confermano come il latte materno rappresenti in ogni caso, quando possibile, la soluzione migliore per il bambino.
L’allattamento artificiale può cominciare dopo le prime settimane di allattamento naturale o subito dall’inizio. Una mamma in dubbio riguardo a questa scelta deve cercare di tenere separate le ragioni mediche da quelle appartenenti alla sfera psicologica ed emozionale, e deve ricordare che la cosa più importante per il suo bimbo è che si senta amato e venga nutrito, con il metodo che ritiene a lei più congeniale.
I latti artificiali si suddividono in due gruppi:
- latti liquidi: hanno notevole praticità di impiego, è garantita la sterilità del prodotto, sono privi di conservanti, consentono di evitare errori nella preparazione
- latte in polvere: hanno un periodo di conservazione più lungo dei latti liquidi, si preparano al momento dell’utilizzo tenendo presente che l’acqua dovrà essere messa nel biberon prima della polvere e che il volume del latte ricostituito sarà leggermente superiore a quello della sola acqua; vanno conservati in luogo fresco ed asciutto. Qualora il contenuto sembri alterato per odore rancido, macchie di colore scuro, blocchi di umidità, si consiglia di eliminarlo.

In base all’età del bambino a cui sono destinati si suddividono in:
- latti per prematuri o per neonati di basso peso: formulati per consentire un rapido recupero di crescita
- atti per lattanti o di partenza: adatti per i primi 4-6 mesi
- latti di prosseguimento: adatti per bambini tra 6-12 mesi
- latti di crescita: per bambini tra 12-36 mesi
I latti adattati, oltre ad essere formulati per fornire calorie, proteine, lipidi, carboidrati, vitamine ed oligominerali, possono essere preparati per far fronte a situazioni particolari: sono i latti speciali, dietetici o terapeutici che possono essere utilizzati a scopo preventivo o terapeutico, per intervenire nel miglioramento delle funzioni digestive e nel modificare l’ecosistema intestinale.