Il grasso viscerale o grasso addominale è il tessuto adiposo (grasso) che si concentra nella cavità addominale, dov’è distribuita fra gli organi interni ed il tronco. Il grasso viscerale è diverso da quello sottocutaneo – lo strato più profondo della cute- e da quello intramuscolare, tra le fibre dei muscoli, e non solo per quanto riguarda la localizzazione, ma in termini d’origine, funzione ed importanza per la salute.
L’eccesso di grasso addominale si conosce in medicina come “obesità centrale“, “obesità addominale” ed “obesità androide“. Quest’ultima voce fa referenza agli uomini, e sottolinea l’associazione del grasso addominale con il sesso maschile ed i suoi ormoni (androgeni). Quante volte avete visto uomini che se non fosse per una “pancetta” davvero grande, avrebbero un corpo assolutamente in forma? Be’ di quel grasso stiamo parlando.
Invece, la tipica obesità delle donne in termini medici si chiama “ginoide”, e si caratterizza da accumuli grassi nella metà inferiore dell’addome, glutei e cosce (regione femorale).
L’importanza di tutto questo, che comunque lo sapevate già anche se magari senza questi nomi scientifici, non è solo topografica o estetica. Il punto è che ha un grande significato patologico, perché tra i due tipi di obesità (addominale o ginoide) quella assolutamente più pericolosa è quella addominale. Difatti, è considerata uno dei più noti fattori di rischio di mortalità per malattie cardiovascolari e diabete di tipo II, e in più accresce la possibilità di subire complicazioni metaboliche tipiche quali l’ipertensione, iperlipidemia, steatosi epatica o aterosclerosi.
L’eccesso di grasso viscerale o addominale è in diretto rapporto con la circonferenza della vita, come avevamo parlato in articoli precedenti. Più precisamente, il rischio cardiovascolare diventa clinicamente grave quando si raggiungono i valori limiti di 102 cm di circonferenza a livello ombelicale nell’uomo e 88 cm nelle donne.
Una caratteristica positiva del grasso addominale è che è più sensibile agli stimoli di rimozione o lipolitici. Questo vuol dire che se seguite una dieta per dimagrire, il primo grasso che brucerete sarà giustamente quello viscerale. Sopratutto se fate regolarmente un po’ di esercizi addominali a casa, che lavorano proprio quella zona corporale aumentando il metabolismo locale.
Dall’altra parte però, dovete sapere che la lipolisi esagerata (la rimozione degli accumuli lipidici), in un corpo che ha accumulato troppi grassi, può causare inizialmente più danno che benefici, sopratutto quando si parla di obesità viscerale. Ad esempio, digiunare (una pessima abitudine ormai di moda o frequente in persone che soffrono anoressia) provoca una liberazione massiva di acidi grassi nel sangue, che raggiungeranno le cellule più attive dell’organismo dal punto di vista metabolico (cellule muscolare, epatociti nel fegato, cellule epiteliali dei reni) e causeranno dei cambiamenti importanti che diminuirà la loro funzione (graficamente, le cellule “ingrasseranno” provocando grandi danni al loro interno).
In più, la circolazione di un alto livello di acidi grassi provenienti del grasso in eccesso che si sta bruciando in una dieta rapida, provocheranno non pochi alterazioni al metabolismo del pancreas, con la possibilità di sviluppare diabete.
In questo sito vi offriamo una gran quantità di consigli per dimagrire e più di una dieta perfetta da seguire; nonostante, se attraverso dei calcoli BMI e la circonferenza addominale vedete che siete al limite dell’obesità (oppure lo avete oltrepassato), vi consigliamo vivamente di recarsi ad un medico o nutrizionista per evitare provocare più danni al vostro organismo.
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